Si chiama “Conto Negli Appalti” e nelle intenzioni di CNA Artigiani Imprenditori d’Italia Abruzzo, il progetto in fase di elaborazione da alcuni mesi dovrebbe aiutare le micro imprese a scalare quell’Everest sin qui invalicabile che si chiama gare d’appalto. La presentazione ufficiale a imprese, istituzioni e organi di stampa è fissata per oggi, giovedì 29 febbraio, a Pescara, nella sala Petruzzi di via delle Caserme, con inizio alle ore 17. Patrocinato dall’ANCI Abruzzo, l’Associazione dei Comuni d’Italia, l’appuntamento vedrà la presenza di diversi ospiti di spicco, tra cui Giuseppe Busia, Presidente Autorità Nazionale Anticorruzione, l’ANAC: una presenza, la sua, che segnala l’attenzione che questa nuova idea nutre verso il sistema di regole e norme che sovrintendono agli appalti.
Ma perché nasce un modello che rappresenta anche una novità a livello nazionale, visto che intende favorire una filiera complessa che raggruppa non solo il comparto delle costruzioni, ma anche escavatori, installatori di pannelli solari e nuovi materiali isolanti, serramentisti, servizi, elettronica e domotica? A spiegarlo è il Direttore regionale della CNA Abruzzo, Silvio Calice: «Le micro imprese sono quasi totalmente escluse dagli appalti pubblici. Solo il 17% può accedere alle gare, pur rappresentando ben il 96% del totale delle imprese: e di queste solo il 5% se ne aggiudica uno, e la nostra regione non fa eccezione. Si ha la sensazione che il Paese che vanta il più grande patrimonio di piccole e piccolissime imprese, anziché mettere in atto politiche in grado di favorirne la partecipazione al mercato degli appalti, al pari di quanto avviene negli altri stati industrializzati, si adoperi per ridimensionarne peso e valore. Non dobbiamo dimenticare che, dati 2020 alla mano, le imprese con un numero di addetti compreso tra 0 e 9, ovvero le micro imprese, ammontano a 846.075 unità, di cui poco meno di 500.000 del comparto costruzioni: eppure il 43% delle procedure di gara è di fatto prerogativa riservata solo alle imprese di maggiori dimensioni».
Si cambia strada, dunque. A illustrare come è Marco Terrei, coordinatore del progetto. Esperto di fama nazionale, ha contribuito a tracciarne gli obiettivi: «Siamo convinti che si possa aumentare la possibilità a un gruppo di imprese di partecipare alle gare degli enti territoriali, divenirne sempre più spesso aggiudicatari. Abbiamo incontrato più di cento imprese con cui ci siamo confrontati sul nuovo strumento: idea forza è il concetto di “rete”, che si è creata con loro e con lo staff che li seguirà in ogni fase. Di grande rilievo è un secondo aspetto, che definirei mutualistico/associativo: le imprese più strutturate, con maggiori competenze ed esperienza, prenderanno con loro quelle di più piccole dimensioni e, come accade in ogni famiglia dove il fratello maggiore protegge e aiuta il fratello minore, e ne faranno dei partner negli appalti che realizzeranno».
L’incontro, moderato dal giornalista Pier Paolo Di Nenno, prevede dopo l’apertura dei lavori di Savino Saraceni, vice Presidente nazionale CNA e il saluto di Giuseppe Busia, gli interventi del Presidente nazionale di CNA Costruzioni, Enzo Ponzio; del Commissario Straordinario per la ricostruzione del sisma 2016, Guido Castelli; del Commissario straordinario per la ricostruzione di Ischia, Giovanni Legnini; del vice Presidente dell’Anci Abruzzo, Rocco Micucci, del professor Fausto Gaspari dell’Universitas Mercatorum; di Marco Terrei e Silvio Calice.