Tutti i contribuenti che hanno aperto la partita Iva a partire dal 2019 saranno esclusi dall’applicazione degli ISA 2021. Lo ha stabilito l’Agenzia delle Entrate recependo l’indicazione emersa in Commissione esperti dove CNA aveva proposto l’esclusione dagli ISA di tutti coloro che hanno avviato la propria attività nel corso del 2019.

La nostra Confederazione aveva contestato la causa di esclusione con riferimento ai contribuenti che hanno subito una diminuzione dei ricavi/compensi di almeno il 33% nel periodo d’imposta 2021 rispetto al periodo d’imposta 2020 (per chi ha aperto la partita Iva a partire dal 1° gennaio 2019).

CNA ha sostenuto che per chi ha iniziato l’attività nel corso del 2019, il primo anno di attività effettiva, coincide con il 2020, ossia l’anno nel quale la pandemia ha esercitato gli effetti negativi più pesanti sull’economia delle imprese. Pertanto non può assolutamente essere preso come base di raffronto per individuare gli effetti sui ricavi derivanti dalla pandemia nel 2021. Tant’è vero che, giustamente, con riferimento a coloro che hanno iniziato l’attività prima del 1° gennaio 2019, per individuare gli effetti sui ricavi derivanti dalla pandemia nel 2021, come anno di riferimento si è assunto l’anno 2019.

Per tali motivi la CNA ha chiesto che dovrebbero essere esclusi dagli ISA tutti coloro che hanno iniziato l’attività nel corso del 2019, come del resto è stato previsto lo scorso anno con riferimento agli ISA applicati nel 2020. E l’Agenzia delle entrate ha successivamente effettuata una ulteriore analisi a valle della quale è stata recepita la proposta formulata in seno alla Commissione di sostituire la causa di esclusione con una più ampia che riguarda tutti i contribuenti che hanno aperto la partita Iva a partire dal 1° gennaio 2019.